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Calcio

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Con l'allargamento della prossima Champions League e qualche risultato a sorpresa, la prossima edizione avrà diverse squadre che solitamente non si vedono nella più grande competizione europea:
1) In Italia, ovviamente, abbiamo lo straordinario risultato del Bologna che torna in Champions League dopo 60 anni. La stella della squadra è, ovviamente, Joshua Zirkzee ma è tutto l'impianto allestito da Thiago Motta ad aver brillato. Chissà come andrà senza l'ex Inter in panchina, dovesse concretizzarsi il passaggio alla Juventus.
2) Se andiamo in Germania, c'è lo Stoccarda: la squadra tedesca si è vista certamente più spesso, ma non gioca la Champions League dalla stagione 2009/10 e ci è tornata dopo una retrocessione nel 2018-19 ed un 16esimo posto l'anno scorso. Quest'anno la stagione è stata super, con un terzo posto e la possibilità di arrivare anche secondi nell'ultima giornata (il Bayern è lì a -2). Decisivo Guirassy, il 28enne guineano ha segnato 28 gol in 29 partite stagionali.
3) In Francia c'è un'inaspettata cenerentola, più del Bologna: è il Brest, che dopo il 14esimo posto dell'anno scorso è riuscito ad arrivare quarto e qualificarsi ai playoff della Champions League, quindi non è ancora sicura di giocarla. Per i francesi sarà la prima volta in assoluto in Champions League. Nel 1991, qualche mese dopo la retrocessione, il club fallì e tornò in Ligue 1 solo nel 2010. Nel Brest milita Martin Satriano, attaccante in prestito dall'Inter che ha segnato 6 gol e fornito 4 assist in 35 partite ed insieme a Romain Del Castillo (8 gol e 8 assist nello stesso numero di partite) ha contribuito al quarto posto dei francesi (che potrebbero ancora arrivare terzi).
4) Se ci spostiamo in Spagna, abbiamo il Girona di Michel: cammino straordinario, gli spagnoli andavano a mille e lottavano addirittura per il primo posto col Real Madrid, prima di crollare a febbraio e vedere scappare i Blancos. Alla fine è arrivata comunque la qualificazione, al terzo posto con 75 punti (ma può arrivare anche secondo). Come il Brest, anche il Girona giocherà la Champions per la prima volta in assoluto, un risultato incredibile per una squadra che ha vissuto gran parte della sua storia tra terza e seconda divisione (e una stagione in Serie D) ma l'avvento del City Group ha portato il Girona ad un'escalation dalla promozione del 2021-22, al decimo posto dell'anno successivo e il terzo posto di quest'anno. Tanti i gioielli di questa squadra, tra tutti Artem Dovbyk, punta ucraina di 26 anni cercato dal Napoli e che ha segnato 21 gol e 9 assist in 39 partite ma anche Stuani (13 gol in 34 gare), Portu (8 gol e 8 assist in 39 gare), il 21enne Yan Couto, terzino in prestito dal City e autore di 10 assist e non solo.
5) In Inghilterra abbiamo l'Aston Villa, che non vedeva la Champions League da 41 anni e che Unai Emery ha riportato in alto, arrivando al quarto posto dietro solo a Arsenal, City e Liverpool. L'Aston Villa la Champions l'ha anche vinta, nel 1981 quando era la "Coppa Campioni". La stella è Ollie Watkins, attaccante 28enne autore di 27 gol e 13 assist in 52 partite così come Leon Bailey, autore di 14 gol e 14 assist in nello stesso numero di gare. Nicolò Zaniolo, invece, non ha lasciato traccia con 3 gol in 40 partite e pochi minuti a disposizione.
6) In Olanda, potrebbe esserci una situazione simile al Brest, ma è tutto in bilico: il Twente è terzo ed al momento qualificato per il playoff di Champions League, ma l'AZ è dietro a -2 ad una giornata dalla fine. A differenza del Brest, però, il Twente la Champions l'ha già giocata e dovesse riuscire a qualificarsi la rigiocherebbe dopo l'ultima volta nel 2011/12.
7) In Austria, lo Sturm Graz ha la possibilità di qualificarsi ai gironi di Champions League, qualcosa che non gli riesce dal 2000/2001. Il Salisburgo è dietro a 2 punti, con una giornata dal termine, e se il Graz non riuscirà a rimanere al primo posto dovrà vedersela di nuovo con i playoff, dove in realtà non si vede solo da quest'anno quando venne buttato fuori dal PSV al terzo turno dei playoff.

Dear Red
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ha scritto una recensione su Final Fantasy VII Rebirth

Cover Final Fantasy VII Rebirth per PS5

Meraviglioso, un vero Final Fantasy

L'ho appena finito e, ancora non riesco a crederci che la Square Enix riesca a fare un vero gioco dopo il criticato ma, personalmente non lo reputo un brutto gioco il XVI, i punti di forza di questo episodio sono tantissimi fatico a trovarne dei difetti e, se devo dire la mia ogni cosa di questo gioco mi è piaciuto ost stupenda, il gameplay è migliorato notevolmente rispetto al già ottimo remake, le missioni secondarie sono veramente tante ci ho messo un bel po' a finirle, la direzione artistica ha fatto dei salti da gigante rispetto al predecessore e, per finire l'unica cosa che non riesco a capire il perché aggiungono delle scene che non c'erano nel originale non è che mi danno fastidio sia chiaro ma, spero che nel terzo episodio finiscano veramente tutto il gioco perché sono arrivati a malapena alla fine del primo disco quindi ne devono mettere di carne al fuoco sul ultimo episodio ah mi stavo dimenticando del Gold Saucer è una caxxo di figata, un'altra cosa che mi pesa è che la regina rossa il minigioco di carte non si possano giocare con chi vuoi però hanno realizzato una bella sotto-trama che funziona in modo impeccabile, scusate per la recensione lunghissima ma, come si fa a non amare questo gioco, ah quasi me ne dimenticavo l'ho finito in 128 ore, non il platino solo il gioco e, i rispettivi minigiochi ci tenevo a precisarlo.

9.5

Voto assegnato da Dear Red
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