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Top Spin 2K25 – Recensione

A distanza di 13 anni dal quarto capitolo, siamo pronti per la recensione di Top Spin 2K25. Come un atleta che torna da un lunghissimo periodo sabbatico, 2K e Hangar 13 si sono impegnati per portare su console la miglior simulazione tennistica possibile. Ci saranno riusciti? La risposta la scoprirete continuando a leggere.



Spin to win



Quando 2K annunciò ufficialmente un nuovo capitolo della serie Top Spin, osannata dagli appassionati come la miglior rappresentazione videoludica del tennis, molti stapparono la bottiglia di vino buono. A capo del progetto fu messo lo studio di Hangar 13, autore della serie Mafia, chiamato a riportare in auge un brand storico e adattarlo alla nuova generazione di console. Nasce così Top Spin 2K25, che fa il suo debutto su PlayStation in versione cross-gen con già tante aspettative sulle spalle.



Rivali più o meno illustri, come il recente Matchpoint, hanno provato a scalzare dal suo trono quello che per molti è il re del tennis, senza però riuscirci. Ecco perché attorno a Top Spin 2K25 ruotano sogni e speranze di tantissimi appassionati. Questo complice anche il recente ritorno alla ribalta del tennis italiano, grazie agli sforzi e ai successi del nostro Jannik Sinner. Oggi più che mai, quindi, l'opera di 2K è sotto la luce dei riflettori, “costretta” a non sbagliare il match point decisivo.



Vogliamo però subito tranquillizzarvi: Top Spin 2K25 è un eccellente prodotto, che propone una simulazione genuina piena di pregi e di elementi in grado di far brillare gli occhi. Certo è che, come vedremo, permane qualche ombra, legata in parte a problemi storici, in parte alla natura ibrida del titolo. Nonostante questo, siamo di fronte a un prodotto realizzato con grande cura e che fa di tutto per rendere felici tutti coloro che amano questo sport.



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La Top Spin Academy



Prima di addentrarci nel gioco vero e proprio, dobbiamo doverosamente dedicare un capitolo della nostra recensione alla Top Spin Academy. Consapevole di quanto il tennis possa essere complesso, tra dritti, rovesci, servizi e spin, Hangar 13 ha creato un vasto e dettagliato tutorial, chiamato appunto Top Spin Academy. Il mito del tennis John McEnroe è pronto a spiegare tanto ai neofiti quanto agli esperti comandi base e avanzati per diventare atleti perfetti.



Il tutorial è doppiato in lingua inglese, corredato però da testi in italiano e filmati esplicativi. Tutto è strutturato in maniera intelligente, anche se alcuni test possono essere un po' prolissi e faticosi da seguire. Arrivando alla fine però i giocatori avranno metabolizzato i comandi e le tattiche da usare per ottenere la vittoria. Questo si rivela fondamentale, perché Top Spin 2K25 è come detto un gioco simulativo, dunque quanto più fedele possibile al tennis reale.



Si avranno a disposizione cinque colpi, affidati ai tasti frontali e al grilletto di destra. Scegliere con cura come colpire la palla sarà importante tanto quanto decidere se puntare su precisione o potenza. Anche il posizionamento del nostro atleta farà la differenza, ma in tutto l'elemento fondamentale di Top Spin 2K25 sarà il tempismo. Un'apposita barra ci svelerà il momento migliore per colpire: agite troppo presto o troppo tardi e la possibilità di errori aumenterà drasticamente.




Il gameplay di Top Spin 2K25



Dopo che avrete portato a termine l'accademia (richiesta comunque non obbligatoria, seppur caldamente consigliata) sarà possibile lanciarsi nel gioco vero e proprio. Top Spin 2K25 concentra come detto l'attenzione del giocatore sul tempismo, ma non si tratta dell'unico elemento da considerare. I colpi potranno essere indirizzati a piacimento, potremo aggiungere spin e colpire sotto rete o da distanza. Tutto è settato per restituire una sensazione di tennis quanto più realistica possibile.



La gestione della pallina, in questo, è davvero magistrale, con effetti fedeli che denotano grande cura e impegno. Meno affinati i movimenti dei tennisti, che a volte sembrano dei pupazzi legati solo a movimenti scriptati. Interessante invece la presenza della resistenza: durante gli scambi i colpi ci toglieranno energia, fino a un punto critico che aumenterà drasticamente la possibilità di errore. Questo evita che si creino scambi infiniti e aumenteranno la componente tattica legata alla gestione dei colpi.



Tutto questo si sublima in un'esperienza nel complesso molto coinvolgente, soprattutto se giocata su partite medio-lunghe. In match brevi, infatti, il fattore fatica si avvertirà meno e sarà possibile puntare tutto sulla potenza. Attenzione anche alla curva di difficoltà: il solco tra l'IA settata su normale e difficile è davvero profondo. Qualsiasi novellino si dimostrerà incredibilmente ostico, se non sarete debitamente preparati.



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Il numero uno del ranking



Tutto quanto vi abbiamo illustrato sinora è ovviamente da applicarsi all'interno delle varie modalità di Top Spin 2K25. Hangar 13 ha scelto di rimanere sul classico, offrendo ai giocatori oltre all'immancabile esibizione, una modalità carriera e dei tornei in rete per sfidare amici e sconosciuti. Il cuore dell'esperienza resta la MyCareer, che come in altri prodotti 2K permette di realizzare un avatar e farlo passare letteralmente dalle stalle alle stelle.



La struttura scelta è lineare ma piacevole: il giocatore dovrà affrontare i principali tornei (tutti su licenza) dell'ambiente. A inframezzare questi eventi, troveremo delle sfide speciali che consentiranno di sbloccare dei bonus. Questi saranno fondamentali, perché all'interno della carriera sarà necessario gestire anche la fatica del nostro atleta durante la stagione. Questa è legata sia alle competizioni, sia agli spostamenti: a volte potremo essere costretti a saltare una tappa per essere carichi per un evento più importante.



Una gestione non ottimale del calendario porterà a infortuni, prestazioni sotto tono e molto altro ancora. Questo porta il giocatore a vivere un'esperienza intensa e realistica, che restituirà davvero la sensazione di essere atleti professionisti. Interessante anche la necessità di affidarsi a coach per aumentare di livello oltre un certo cap, così come la presenza di vari stili e oggetti per cambiare abilità.




Non è tutto oro quello che luccica



Fin qui, salvo fatto per alcuni venali dettagli, Top Spin 2K25 sembra quindi il gioco di tennis perfetto. Sfortunatamente, il prodotto di Hangar 13 è ancora lontano dal raggiungere questa etichetta, dato che sono presenti alcuni problemi di fondo che non permettono al gioco di raggiungere la perfezione. Il primo e più evidente limite di Top Spin 2K25 è legato alla grafica, decisamente sotto tono rispetto ai sogni degli appassionati.



I modelli poligonali degli atleti, soprattutto quelli reali, lasciano molto a desiderare. Questo anche a causa della già citata natura cross-gen del gioco, che ha dovuto adattarsi a una convivenza anche su PlayStation 4. Di tanto in tanto abbiamo inoltre riscontrato alcuni problemi grafici, anche se per questi siamo certi basteranno un paio di patch correttive. Tornando agli atleti, delude anche il roster dei tennisti. Molti nomi noti non sono presenti (tra cui Djokovic e il nostro Sinner), con la conseguenza che nomi come quelli di Medvedev e Alcaraz saranno costantemente nella top 10, mentre dietro ci sarò il vuoto. Ottime invece le licenze parlando di eventi: i fan troveranno Slam, Masters 1000 e chi più ne ha più ne metta.



Rivedibile anche l'editor dei personaggi, con varie opzioni ma di fatto un po' scarno. A quest'ultimo è peraltro legato l'annosa questione delle microtransazioni, presenti in maniera importante anche in Top Spin 2K25. Oltre a oggetti cosmetici, ne avremo anche molti che garantiranno esperienza extra. Una sorta di “scorciatoia” per la massima potenza, ormai tipica dei giochi sportivi, che potrebbe però far storcere il naso a chi vuole sudarsi ogni livello e ogni punto abilità del proprio tennista.



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Top Spin 2K25 in rete



Chi si trovasse a divorare la carriera in singolo, potrà ovviamente portare le sue abilità tennistiche in rete. Come di consueto, 2K si dimostra maestra nella realizzazione di infrastrutture per il gioco online. Durante i nostri scambi non abbiamo riscontrato problemi di sorta, trovandoci però a volte contro avversari in grado letteralmente di polverizzarci (ma questo è perché sono scarso io, n.d.S.).



Si tratta sicuramente di un ottimo punto di partenza per un gioco che, in maniera abbastanza evidente, è deciso a settare nuovi standard nel mondo dei giochi di tennis. La presenza del gioco in rete aumenta inoltre drasticamente la longevità, per quanto anche senza collegarsi sarà possibile giocare pressoché all'infinito, peculiarità questa di quasi tutti i giochi sportivi in commercio.



Chiudiamo la nostra recensione parlando di un elemento marginale, ma molto piacevole. Come da tradizione, 2K ha inserito nel suo Top Spin una colonna sonora di tutto rispetto, con tracce musicali coinvolgenti, accompagnate da un doppiaggio ottimo, seppur solo in lingua inglese. Sempre parlando di audio, da segnalare l'utilizzo massivo del microfono del DualSense, che restituisce tutti i movimenti e i colpi del nostro tennista aumentando drasticamente l'immersività.



Il Platino di Top Spin 2K25



Se siete giocatori che amano le sfide, allora la lista trofei di Top Spin 2K25 fa decisamente al caso vostro. Per ottenere il Platino del gioco non sarà solo necessario essere bravi tennisti: bisognerà dimostrare di essere i migliori. Le prime coppe arriveranno rapidamente, ma quelle più prestigiose richiederanno dedizione e impegno, oltre che varie partite in rete. Se riuscirete ad arrivare al Platino, sarete degni dei primi posti del ranking ATP.




L'articolo Top Spin 2K25 – Recensione proviene da PlayStationBit 5.0.

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30 aprile alle 17:10

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